Atelier del Paesaggio

Il giardiniere ha la mani occupate e lo spirito libero


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Giardino terapeutico per il Festival Internazionale dei Giardini di Allariz ed.2022

“Se il declino degli impollinatori continua, rischiamo di perdere la maggior parte della flora del mondo”. Jeff Olrton

A GARDEN FOR BEES

Our project ‘A garden for bees’, is created with artistic beehives and flowers for pollinators.  It raises awareness towards garden art and underlines the importance of green spaces useful to improving quality of everyday life for local residents.This project also contributes towards bringing  flowers, plants and art to urban areas.
‘A garden for bees’ contributes to the art of the garden offering a new vision through the protection of biodiversity and the urge to safeguard the bees’ world.  The visitor will find himself in a peaceful and colourful garden, where the path through the meadow allows to hear the sound of the nature and the musical humming of the insects. The shape of the parcela is designed as a kind of ‘green leaf’, which will encourage visitors to enter the garden with enthusiasm and to open discussion about sustainability.
The  project ‘A garden for bees’ offers a visual experience to the wide variety of vegetal species and the chromatic diversity of flowers, coupled with a new sound experience with the humming by pollinators. Few panels along the path will be helpful in understanding the pollinating insects microcosm and their fundamental role in the vital cycle of the vegetal world, today heavily compromised by the use of pesticides and by the impoverishment of planet’s biodiversity.
The botanic choices in ‘A garden for bees’ are studied to attract bees and pollinators, to guarantee them food supplies, to let them settle into the hives on the birches, so creating a special energy and connection to the natural word.  The selection of plants is addressed to use some species indicated on the Festival list.  The realization of the beehives is addressed to reuse wood and materials from previous events.


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Mi GARDEN

DISTANZIATORI VEGETALI

A cura di GREEN ISLAND/ Atelier del Paesaggio

Il progetto MiGARDEN parte dall’idea di ripensare il concetto di ‘orti urbani’, adeguati alla necessità attuale di creare dei distanziatori sociali verdi, piacevoli, magari col profumo di essenze commestibili e aromatiche, utilizzando verdure rampicanti come pomodori, zucchine, fagiolini o frutta a spalliera, come meli, peri, grappoli d’uva. Quindi non solo vasi decorativi, fioriti ed estetici, bensì piante utili e utilizzabili. Il progetto è modulabile e la vegetazione intercambiabile, con la possibilità di sostituire altre piante e verdure nella stagione autunnale ad esempio, siepi di alloro, rosmarino, ect. 

Le piante vengono sostenute da bastoni colorati di legno o di bambù, creando quindi una struttura molto agile, leggera e poco costosa. Il contenitore è progettato su rotelle, trasportabile velocemente, spostabile con poco sforzo, ecologico e a basso impatto ambientale, con modularità aperta e componibile, e con possibilità di riutilizzo sotto varie forme. Le varie misure dei divisori sono progettate per essere in grado di proteggere efficacemente le persone su ciascun lato poiché sono alte e sufficientemente larghe da coprire possibili aree a rischio.

Questa proposta può essere utilizzata sia in ambito privato, come déhors, per divisori tra i tavolini di ristoranti o caffetterie, all’ingresso di supermercati o di negozi.

La proposta è ugualmente utilizzabile in ambiti pubblici, ad esempio per creare distanziamento lungo le file di un museo, di un concerto, o agli ingressi di edifici pubblici.

L’uso di verdure e di piante aromatiche permette non solo di creare uno spazio gradevole tra le persone, bensì di procurare un’atmosfera piacevole e calda, oltre ad assumere un aspetto educativo e didattico sul tema della biodiversità urbana e delle piante edibili.

Dato l’intero concetto di sostenibilità che da sempre caratterizza la nostra organizzazione, in questo progetto i materiali proposti saranno ecologici e facili da mantenere.

Dal “Corriere della Sera” del 14 07 2020


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IL GIARDINO YOGA CENTER ISOLA Quartiere Isola a Milano

Là dove c’era un parcheggio ora c’è il verde. Una area destinata alle auto viene convertita in una mini-area relax verde con bambù per creare un filtro naturale e piccoli meli da frutto per ricordare il passaggio delle stagioni con frutti ed il colore del foliage. A fare da sfondo una parete di fitta edera.  Attrezzata per diventare un luogo di pausa prima o dopo le lezioni.

 


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UN GIARDINO PRIVATO Provincia di Milano

Un area verde lunga e stretta, segue il fianco ombroso di una villa bifamiliare, per svilupparsi sul retro in un zona aperta e con una certa pendenza. Protetta da un alta e fitta siepe, questa area e’ un ottimo contesto per realizzare una piattaforma arredata ed attrezzata per permettere un uso confortevole dello spazio verde nelle belle giornate. Le essenze piantumate sono specifiche delle zone d’ombra, distribuite lungo il percorso, di passi persi in pietra, per raggiungere il “salotto” a cielo aperto. Sono stati scelti arbusti e perenni per assicurare interesse  tutto l’anno con fioriture e colori.


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EX CAVA DEL MONTE GIGLIO Quarry life award

Biodiversità, Land Art e Comunità emergenti.

Il paesaggio della cava di marna, Monte Giglio è un paesaggio dalle figure affascinanti ed evocative, nell’immaginario comune il termine ‘cava’ viene, considerato un sinonimo di area degradata, desolazione creata da un’azione antropica; in questo caso la posizione strategica con il vicino Parco Adda Nord, la rende un potenziale luogo ricco di biodiversità. Il progetto vuole creare un percorso di biodiversità, Land Art e dare vita a nuove comunità emergenti. Intervenire ‘dolcemente’ per creare o reinterpretare i rapporti tra gli spazi, le prospettive, gli assi visivi che si instaurano tra le diverse parti del paesaggio della cava e gli abitanti locali. In questo modo, il territorio viene reso disponibile a residenti e visitatori, che vi possono trovare un ambiente ricco di percezioni spazio-temporali, di possibilità di azione e di socializzazione. Recuperare quindi la cava come “anfiteatro naturalizzato” per formare un Orto Botanico della Cava ed un Vivaio Forestale, quali risorse per il luogo e la cittadinanza. A questi si affianca un Herbarium, collezione di malerbe per didattica botanica, utile a monitorare le specie vegetali spontanee, per lo studio e il mantenimento della biodiversità locale. Il progetto propone un percorso di biodiversità, didattica ed ecologia dove sostare ammirando la natura grazie ad osservatori panoramici realizzati attraverso la creazione di “cannocchiali” puntati sul paesaggio.

Orto Botanico della Cava con Herbarium dove verranno esposte le specie vegetali presenti nel Parco Adda insieme alla mappatura dei luoghi in cui sono cresciute, per lo studio ed il loro mantenimento. La rosa canina, il biancospino, il sanguinello, il sambuco nero, il prugnolo e fioriture selvatiche (primule, viole, pervinche), si alterneranno per definire in modo naturale il progetto e creare corridoi ecologici. Si realizzeranno Tavole Botaniche disposte sui gradoni.

Spazi inattesi, dove la natura rivitalizzi la cava con la vegetazione tipica del Parco Adda Nord, per creare un corridoio ecologico utile alla protezione dei piccoli mammiferi e alla nidificazione e riparo del avio-fauna. Il recupero delle pozze sul fondo della cava, ospiteranno piccoli anfibi e muretti di pietre locali formeranno micro-rifugi per incentivare il richiamo in loco. Nelle vasche dell’Herbarium, arbusti e fiori richiameranno nel periodo primaverile-estivo farfalle ed altri insetti impollinatori.


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LE JARDINS DE FOURMIS – Lausanne Jardins 2019

Finalisti del concorso internazionale di paesaggio urbano “Lausanne Jardins 2019”

Un paysage est avant tout lʼexpression d’un point de vue. Il faut observer les plantes, le bati, la mise en valeur, les phénomènes sociaux. Repenser le paysage urbain en tenant compte de l’interaction entre le monde en bas et tous ce qui se trouve en surface. A partir de la phrase d’inspiration de La Quintinie, notre idée explore une nouvelle vision de la ville: traverser les jardins pas seulement horizontalement, mais aussi en vertical. Un projet qui permet de changer la dynamique de l’espace vert urbain. Il faut se réapproprier de la ville et de ses espaces publics, pour imaginer une nouvelle forme de vie urbaine.

Nous avons choisi un ‘lieu emblématique’: SITE N – Frontgardens de Rumine. Ce site prèsente des formes particulier dans le paysage urbain, qui nécessite une idée forte et un nouveau pouls de transformation. Notre expérience paysagère naît avant tout en travaillant sur des lieux ‘critiques’, des lieux liminales et difficiles, pour le réévalué. Cependant, notre proposition ici est de créer un micro-jardin dynamique et original, pour activer une exploration de ce qui se trouve au dessous de la surface du sol, et caractériser le lieu par rapport aux activités sociales, culturelles et commerciales qui se trouvent tout au tour.

L’image présente une ‘architecture/sculpture’ en argile, un ‘jardin des fourmis’ dans lequel les pratiques urbaines seront expérimentées avec des ateliers pour les enfants et les familles sur le merveilleux monde des fourmis et du souterrain. Avec notre projet, nous voulons donner vie à des actions collectives de connaissance et de socialisation.

LE THÈME DE LA TERRE est proposé dans notre projet LE JARDIN DE FOURMIS, qui donnes une attention particulier à l’importance que ces petits insectes ont pour la terre. Aussi on augmente la prise de conscience de la valeur de cet espace urbain vert qui n’a pas été cimenté.

Le jardin comprend une platform en bois composé per de palettes régénérées sur lequels se trouve la Sculpture/ Fourmilière en terre crue, qui montre comme les fourmis se présentes dans la nature et comment elles sont organisées à l’intérieur. Deux panneaux didactique présentent le jardin, accessible aux visiteurs depuis le chemin piétonnier entre l’edifice et la route: l’un avec des images botaniques des espèces utilisées et l’autre avec des informations sur la fourmi Rufa, particulièrement proche de la menace d’extinction.

LE JARDIN DE FOURMIS veut souligner l’importance de la fourmi Rufa, à travers la sauvegarde de cette espèce d’insect. Il est considéré le ‘charognard’ de la forêt, et il joue un rôle fondamental pour la conservation de la biodiversité dans les bois suisses. Chaque element proposé dans le jardin, bati en utilisant seulement des materieux naturels (bois, grains, végétation, terre) est prêt à nous souvenir le cycle de la vie qui se répète, à partir de la sculpture du fourmilière: les fourmis transportent les graines et contribuent à la propagation de la végétation et à la préservation des plantes sur la terre.

Autour de la sculpture/fourmilière sont posée des plantes en vases biodégradables (qui finiront par se dégrader dans la terre). Acanthus mollis disposé comme un ‘pentagramme musical’ et des espèces répandues par les fourmis dans les bois comme Matteuccia struthiopteris et Polygonum odoratum pour former l’environnement du sous-bois. En plus, pour souligner l’importance que les fourmis ont dans le transport des graines, en face la sculpture du fourmilière sera installé un Expositor de Grains, réalisé avec trois poteaux en chataigne et des cordes minces, sur lesquelles seront insérées dizaines des différentes graines.

Le but de notre projet est de sensibiliser les habitants locals et les visiteurs sur l’importance des petits espaces vert dans la ville, la nécessité de sauvegarder la biodiversité urbaine, à partir d’un petit insecte comme la fourmi.

Tav1 Lausanne OK

Tav2 Lausanne Jardins


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CERCLES D’EAU Marais Weils, Municipalité de Forest, Bruxelles

CERCLES D’EAU, è un intervento artistico-ecologico composto da vari elementi, formati da cerchi concentrici di colore verde, adagiati sull’acqua e canne acquatiche realizzate con materiali riciclati. In questa palude ricca di straordinaria biodiversità si vuole rendere l’ambiente più amichevole per la fruizione del quartiere, con un intervento d’arte per riflettere sul paesaggio naturalistico presente in città; sensibilizzare alla biodiversità, con vegetazione fitodepurativa e pannelli botanici per attività didattiche.

Cercles d eau